Islām, secondo il senso etimologico, significa abbandonarsi a Dio, rimettere tutto se stesso a Lui, confidare nella sua misericordia e bontà.
Per comprendere bene il mondo musulmano, noi dobbiamo sempre considerare l’Islām sotto due aspetti fondamentali:
- Islām come effettivo abbandono di se stesso a Dio.
- Islām come religione costituita; pratica degli obblighi prescritti; professione espressa di appartenenza alla comunità.
Il mondo dell’Islām riunisce tutti i luoghi della terra, dove sono osservate le leggi coraniche, sia nel campo religioso sia nel campo espressamente giuridico. Da qui la propensione molto sentita nell’Islām a essere indistintamente religione e comunità temporale.
Saranno, pertanto, musulmani tutti coloro che appartengono alla comunità e non l’hanno tradita. Infatti, nel musulmanesimo, una cosa è l’appartenenza alla comunità, altra cosa è l’adesione intima del proprio essere a Dio. Per essere ritenuto musulmano è sufficiente l’appartenenza alla comunità costituita, anche perché solamente Dio può giudicare i cuori, che nel giorno del Giudizio saranno svelati.
Queste precisazioni possono farci comprendere una dimensione dell’Islām, che in qualche modo sorpassa la nostra mentalità di Occidentali: Un musulmano, che discute i valori della fede coranica fino a mettere in dubbio l’esistenza stessa di Dio, resterà un musulmano e in genere si sentirà sinceramente attaccato ai valori storici e culturali che l’Islām rappresenta. L’Islām sarà per lui come una grande patria terrestre. Arriverà persino a osservare pubblicamente le pratiche cultuali, non per ipocrisia, ma come testimonianza di ciò che lo fa essere se stesso.
L’Islam è nato a La Mecca.
Maometto, della tribù dei Quraish, cominciò a predicare ai suoi compatrioti il Dio Unico verso l’anno 610, all’età di circa quarant’anni. Egli era sposato con Khadija, ricca vedova meccana, e restò monogamo finché ella visse.
All’inizio solo Khadija e pochi altri seguaci credettero alla dottrina predicata da Maometto. L'Islām trovò l’opposizione aperta della maggior parte dei clan meccani, tanto che Maometto e i suoi adepti furono costretti a fuggire da La Mecca e si nascosero a Yatrib, Medina, nell’anno 622.
Questa fuga (hijra) sarà considerata la data d’inizio dell’era musulmana
I primi dieci anni dell’era musulmana furono caratterizzati da imprese diplomatiche e militari della nuova comunità e i meccani, finché nell’anno 10° si giunse a un accordo, anche perché molti meccani abbracciarono la nuova fede. Questo avvenimento fu commemorato con un pellegrinaggio a La Mecca.
Possiamo distinguere nella storia dell'Islām dei grandi periodi del suo sviluppo:
I. Il tempo del profeta Maometto. Esso comprende due sotto periodi: Meccano e Medinese. Il primo, caratterizzato da persecuzioni verso i pochi adepti di questa nuova religione, il secondo, caratterizzato da attività diplomatiche.
ii. Lo stato di Medina (632 - 661) diretto dai quattro primi califfi: Abu Bakr, ʽUmar, ʽUthmān e ʽAlȋ, cugino e genero del Profeta. Questo periodo assieme al III e al IV fu chiamato l'età d'oro della comunità islamica. In questi trenta anni vennero compiute grandi conquiste, come l'occupazione della Siria e dell'Egitto.
III. La dinastia degli Omayyadi e il suo impero (661 - 750). Le conquiste militari e l'espansionre territoriale si svilupparono sia verso oriente, giungendo fino ai confini dell'India e della Cina sia verso occidente, fino alle regioni meridionali della Francia. Gli Omayyadi invasero la Spagna. La Capitale fu trasferita da Medina a Damasco.
IV. L'Impero ʽAbbāsside (750-1258). Gli ʽAbbassidi scelsero come loro capitale Baghdād, che divenne un centro di cultura e civilizzazione. In questo periodo abbiamo la figura del grande Saladino (Salah al-Dīn). Questo fu anche il tempo delle "Crociate" che furono attuate tra 1095-1270.
V. A partire dal 1250 abbiamo nei paesi musulmani l'invasione turco-mongola. Dapprima questi invasori erano Buddisti, poi a poco a poco furono islamizzati finché il Khan mongolo proclamò l'Islām religione di stato.
VI. Epoca moderna (XV - inizio XX secolo). Abbiamo la conquista di Costantinopoli da Mehmet II nel 1453. Data importante nella evoluzione culturale e politica dell'Islām. Inizia l'impero ottomano con capitale Istanbul e il Sultano prende il titolo di Califfo (capo religioso). Il Sultano estende la sua sovranità sull'Asia Minore, la Bulgaria, la Crimea...
VII. Epoca Contemporanea. Molti paesi musulmani conquistarono la loro indipendenza, come il Pakistan e l'Indonesia. L'islām continua ancora oggi la sua espansione, in particolare nell'Africa del nord.
Maometto morì nell’anno 632, lasciò quattro mogli legittime e cinque mogli onorarie e svariate figlie. A'ishah, la sposa preferita ebbe un ruolo notevole nella politica musulmana. Fatima, figlia molto cara a Maometto, sposò il cugino del profeta, ʾAli.
La religione dell'Islām consiste nella fede (al-īmān) e nella pratica (al-dīn).
Il credo religioso si fonda sui cosiddetti "I cinque pilastri dell'Islam (Arkān al-Islām)" è l'espressione usata, per indicare i cinque obblighi fondamentali che il musulmano osserva, ritenendoli atti essenziali per compiacere Dio (Allah), che li ha ordinati. Tali obblighi sono:
1. La testimonianza di fede (Shahada)
2. Le preghiere rituali (Salah o, in lingua persiana, Namāz)
3. L'elemosina coranica (Zakat)
4. Il digiuno durante il mese di Ramadan (Ṣawm o Siyam)
5. Il pellegrinaggio a La Mecca almeno una volta nella vita, per tutti quelli che siano in grado di affrontarlo (Hajj).
Alcuni musulmani, principalmente appartenenti alla setta kharigita, sostengono che esiste un sesto pilastro dell'Islam, lo Jihad, che letteralmente significa "sforzo interiore", che può anche prendere il significato di "guerra santa", ma della sua obbligatorietà si discute nella dottrina e nell'opinione pubblica musulmana.